Per definire correttamente la corsa lenta bisogna parlare di intensità e non di velocità perché al nostro corpo se corriamo a 5’ o a 5’30” al km interessa relativamente poco, per creare gli adattamenti precedentemente citati dobbiamo rimanere in una determinata intensità di allenamento.
Diffida da chi vuol farti credere che per stabilire il ritmo della corsa lenta bisogna togliere 40, 50 o 60” al km rispetto alla ritmo dei 10 km, o a chi dice che se corriamo troppo lentamente perdiamo la meccanica di corsa o non miglioriamo, queste sono tutte congetture!! A livello scientifico gli adattamenti avvengono a determinate intensità. Quindi se un giorno siamo stanchi la corsa lenta potrà essere anche 20-30” al km più lenta di altre occasioni, solo lavorando con l’intensità siamo sicuri di star svolgendo i nostri compiti correttamente. Ad oggi lo strumento più preciso per stabilire l’intensità della nostra corsa lenta è la frequenza cardiaca, possibilmente misurata con una fascia cardio toracica.
Non esiste un sistema univoco per stabilire l’intensità della corsa lenta, in questo articolo approfondiremo 3 dei metodi più utilizzati valutandone gli aspetti positivi e i limiti.