I risultati ottenuti dalla pratica di questa metodologia dipendono dalla capacità di calibrare il ritmo dell’allenamento. Di seguito ti propongo due approcci diversi:
Il primo prevede la gestione della tempo run al ritmo della prossima gara obiettivo. Solitamente si usa questo approccio nella preparazione di gare da 10 km , da 21km o Maratone, dove il ritmo dell’allenamento sarà tarato ad un passo gara vicino al nostro obiettivo.
L’altro metodo, utilizzato principalmente lontano dal periodo agonistico quando non conosciamo ancora la nostra velocità di riferimento, è quello di impostare la Tempo run ad un ritmo leggermente inferiore alla soglia anaerobica, che a livello di FC potrebbe essere tra un 85-90% della Fc Max, o in alternativa il miglior ritmo che siamo in grado di sostenere per una corsa continua di 60 minuti.
In entrambi i casi citati la tempo run dovrebbe prevedere lunghi intervalli di Steady state, ovvero il mantenimento costante del nostro ritmo obiettivo. In base al tipo di preparazione potrà variare la struttura, in ogni modo come criterio generale consiglio di stare sopra ai 10 minuti ad intervallo, inserendo brevi tratti di recupero attivo di 1’-2’ tra una ripetizione e l’altra.
Esempi di tempo run:
Esistono decine di protocolli diversi di tempo run, le 3 variabili principali sono la durata, l’intensità ed il numero di intervalli.
Prima di eseguire la tempo run consiglio una fase di riscaldamento di corsa a bassa intensità e una serie di andature per attivare la muscolatura.
Un esempio classico di tempo run nella preparazione dei 10km è l’utilizzo di un lungo intervallo corso al ritmo gara. Solitamente si parte con 5km, aumentando di settimana in settimana fino ad arrivare a correre circa 8km al ritmo obiettivo dei 10km.
Un altro allenamento di tempo run strutturato per la mezza maratona prevede il ripetersi di frazioni di 20-30 minuti corsi alla velocità di mezza maratona intervallati da brevi tratti di recupero, come ad esempio: 3x 5km a ritmo gara con recupero 1’30” di passo